Riflessioni

Bello è stato bello, non c'è che dire..
Ed ero certo della riuscita del viaggio, consapevole di quanto potente fosse la magia della barca, capace di creare una bolla temporale e spaziale attorno al suo equipaggio svincolata dal resto del mondo.
E' clamoroso come l'andar per mare disconnetta completamente dalla propria essenza sociale: non ci sono più legami, non ci sono affanni legati alla terraferma: solo mare.
In 12 ore non esiste più un passato, mentre il futuro è legato soltanto alle esigenze di sicurezza e navigazione dell'immediato. Solo il presente conta...
Ecco perché sembra di essere stati via un mese. Ed è una peculiarità unica del mare, secondo me.
Il resto lo hanno fatto i legami che ci uniscono, mentre la favorevole disposizione di ciascuno di noi a star insieme e bene ha completato l'opera.
Senza piaggeria, sono stato anch'io davvero benissimo e raramente mi sono trovato in barca tanto a mio agio con l'equipaggio, di solito composto da gente di cui non me ne può fregar di meno...

Alcune considerazioni a chiosa dell'esperienza:
1) Un po' di tempo ci è mancato perché i primi tre giorni li abbiamo persi a fare un cazzo... Fossimo partiti il sabato pomeriggio avremmo sfruttato altre 36 ore e in una settimana non è poco. Se ci ricapiterà, quando ci ricapiterà, saremo più organizzati...
2) Vi ringrazio delle dimostrazioni di gratitudine e affetto; la contentezza di ciuascuno di voi è per me motivo di grande gioia. Vorrei solo aggiungere che la scelta di insistere all'inverosimile per l'opzione barca non nasceva, o almeno non solo, dalla incoscienza (per alcuni versi presente sotto forma di passione) ma dall'esperienza di tanti anni (oramai lo posso dire) di mare che mi forniva, differentemente da chi in barca non vi era mai stato o quasi, gli elementi di valutazione per poter essere certo della buona riuscita della spedizione.
Valga, forse, come segno per il futuro dove se uno di noi (uomini di quarant'anni, teoricamente maturi e in grado di parlare, se per esperienza diretta, con cognizione di causa) proponesse qualcosa, gli altri un minimo di credito dovrebbero darglielo...
3) So che non abbiamo fatto molti discorsi in barca; evidentemente non ve n'era bisogno. D'altro canto, un'intimità (a volte frocissima promiscuità!!) così stretta per un periodo così lungo è, di per sé, sufficiente a rinsaldare, come scrissi via sms, sentimenti a volte un po' sopiti.
Mi piacerebbe, e lo dico da "emigrato" e quindi lontano dalla quotidianità valdostana della maggior parte della Nuova Skiuma, che l'esperienza ci spingesse ad un maggiore contatto: questo blog, una telefonata, una deviazione di qualche (o tanti) chilometri per andare a trovare il vecio Ceb o il buon Betlemme...
Dal deserto di commenti post vacanza dovrei essere dubbioso sul punto, ma non dispero...
4) Con l'ottima riuscita del viaggio, sebbene faticosamente organizzato, e con il giro di boa dei 40, spero siate tutti convinti di far parte della Nuova Skiuma, cioè di un gruppo di Skiumoni, certo, ma in grado non solo di parlare all'infinito e sconvolgersi anche dippiù ma anche di fare, di organizzare, di vivere esperienze straordinarie...
5) A proposito di Nuova Skiuma, alla fine Cisco non è stato "iniziato" e toccherà trovare il momento (per favore, aspettate che ci sia anch'io) per fargli qualche cattiveria...! E con l'occasione, non avendolo fatto prima ma portandolo in animo, vorrei ringraziare proprio Cisco, la cui affidabile presenza e attenzione, riconosciute anche con la "nomina" a comandante in seconda, hanno contribuito ad allentare il carico di tensione e responsabilità connesse alla sicurezza della navigazione.
6)Dove cazzo sono finite le magliette dell'equipaggio? Tiratele fuori o mi arrabbio e qualcuno si faccia dare da Sandro la macchinetta fotografica, sennò col cazzo che abbiamo possibilità di vedere le foto che ha scattato......

Un grande abbraccio a tutti.
Ceb 3B